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La Vulvottega

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Ciao, sono Elisa. Piacere di conoscerti!

Io sono Elisa, mi definisco una persona creativa e questo mio lato mi ha portata, negli anni, a sperimentare tanti modi per dar vita ai miei pensieri.

Circa 5 anni fa ho cominciato a studiare, come autodidatta, la modellazione 3D e l’utilizzo di una stampante. Dopo qualche tempo ho scoperto che la mia vera vocazione non era la modellazione geometrica, ma la scultura 3D. Così ho cominciato a disegnare e sperimentare, nello stesso periodo stavo anche imparando ad utilizzare resine e siliconi. Fu allora, circa 3 anni fa, che una cara amica ostetrica mi chiese di provare a creare una Vulva in silicone. Le serviva per dimostrare, durante un corso di formazione, l’inserimento della coppetta mestruale. Creai il primo modello di Vulvetta, era funzionale, ma troppo rigido e poco bello!

Da allora, mi sono documentata, informata, ho sperimentato e fallito tantissime volte, ma finalmente, posso dire che sono arrivata ad un risultato utile e bello.

I modelli anantomici della Vulvottega sono utilizzabili perchè morbidi ed elastici, sono realistici in quanto anatomia e misure, completamente personalizzabili e bellissimi!

Sono molto fiera dei progressi fatti e dei risultati raggiunti, ma ovviamente, non ho intenzione di fermarmi qui.

La Vulvottega è un progetto ambizioso! Il campo medico è in continuo sviluppo, ma, purtroppo, le spiegazioni ai pazienti sono sempre troppo poche e generiche. Mi piacerebbe creare gli strumenti per i professionisti sanitari affinché possano dare spiegazioni sempre più chiare e dettagliate.

Il lavoro che svolgo come accettista, la mattina, in un centro prelievi, mi permette di avere uno stretto rapporto con pazienti di tutti i tipi e sempre più spesso mi rendo conto di quanto poco sappiano.

La Vulvottega nasce da un bisogno concreto, manifestato dai professionisti sanitari, in associazione a un mio bisogno di disgregare tabù (che fino a pochi anni fa appartenevano anche a me) sciocchi ancora troppo radicati nella nostra società.

Potrei fare mille esempi:

- le mestruazioni, che vengono ancora troppo stigmatizzate e chi ci rimette sono sempre le giovani donne;

- la sessualità che, ancora oggi, presenta, nella maggior parte delle persone, delle lacune conoscitive imbarazzanti e a volte sciocche;

- la non consapevolezza dei pazienti dei propri corpi, delle proprie sensazioni e, perché no, dei propri limiti.

Pretendo che la Vulvottega sia il mezzo DISRUPTIVE (distruttivo, innovativo), per tutte quelle tematiche ancora poco conosciute e, spesso, evitate.

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